Senza lasciare del tutto le zone più profonde dell'animo umano ce ne andiamo nel profondo nord: Hebei e Friuli
In principio furono i The Nico, omaggio alla band americana Blind Melon.
È la seconda metà degli anni 90 e a Shijiazhuang 石家庄, Hebei 河北 Dong Yaqian, Ji Geng, Feng Jiang e Shi Li davano vita a quella che nel 2002 sarebbe diventata la Omnipotent Youth Society 万能青年旅店.
Nonostante due soli album ufficiali all'attivo (2010 e 2020), sono considerati una delle band indie rock più influenti del panorama cinese. Universal Youth Hostel 万能青年旅店 (2010), l'album che oggi ci ha ispirato, è diventato un'icona dell'indie folk cinese tanto da essere annoverato nella recente top 50 Best chinese Rock album di Rock Heaven, appaiato con Rock n' roll on the new long march di Cui Jian. I motivi di questo successo sono vari. Il periodo in cui la band ha affinato il proprio stile è stato quello dell'esplosione dei movimenti underground, dell'estrema creatività e del trionfo del lo-fi. A differenza di tante altre realtà coeve poi implose, i 万青 sono usciti "vivi" dagli anni novanta e zero trovando un sound proprio e definito. Impostazione rock, fumosi passaggi blues, incursioni jazz, richiami alla libertà all'avant-garde e presenza dell'iconica tromba. Inoltre, la scelta di collocarsi più o meno al centro tra critica e divertissement ha contribuito a creare un nuovo e valido linguaggio rock post Cui Jian.
Quale? Ascoltate la traccia di chiusura 杀死那个石家庄人 Uccidete quello di Shijiazhuang che affronta temi come la crisi dell'industria pesante nel nord est durante il passaggio cruciale tra economia pianificata e di mercato e le conseguenti ripercussioni psicologiche sui lavoratori. Politica, depressione, aspettative personali fuse in un inno per certi aspetti vicino ma lontanissimo da Tienanmen. Con quel tuffo in copertina si entrava in un'epoca nuova.
Proprio le difficoltà vissute da una famiglia coinvolta nella riconversione dell’industria pesante del nord-est della Cina, cantate nella celebre e struggente 杀死那个石家庄人, mi hanno portato col pensiero nel nord-est, però dell’Italia. Ci troviamo in un piccolo paradiso immerso nelle Dolomiti Friulane, precisamente a Forni di Sopra, dove il birraio Gino Perissutti produce i suoi gioielli dorati e ambrati.
Parliamo del birrificio Foglie d’Erba, un’eccellenza nel panorama birrario italiano, e con i 万能青年旅店 abbiniamo la Babél. Dietro l’etichetta nera come i fumi delle acciaierie dello Hebei, si cela una Pale Ale dorata con un raffinato bouquet di luppoli americani e tedeschi. Nella pinta abbiamo una birra amara come i drammi intimi raccontati nel disco, che ben si abbina anche alla spinta rock del suo sound.
Profumi di mango, pompelmo e resina trovano un giusto contrappunto nelle note biscottate del malto. Una birra di facile beva e grande pulizia e raffinatezza che vi consigliamo di assaggiare.
Link ascolto:
https://open.spotify.com/album/6gApmv7Klo2uuyTxWkPzXb?si=rwWq9JQBTsWHPh1e1oWtNQ&utm_source=copy-link
Link birrificio:
di Stefano Capolongo e Livio di Salvatore
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