Il nostro ritorno al presente avviene band formatasi alla fine dei 90 con quei suoni e parole di cui vi abbiamo parlato la scorsa settimana. Frammenti, scintille, particelle che si muovono nell'aria: il nostro viaggio vi porta dai cavalieri erranti del rigido nord est cinese ad una birra crossover del nostro amato Abruzzo
Se mai vi capiterà di cercare su qualche motore di ricerca cinese quali sono le migliori rock band cinesi di sempre, con buona probabilità da qualche parte vedrete spuntar fuori il nome dei Sound Fragment 声音碎片. Il sacro graal Baidu, all'inizio della pagina loro dedicata, recita proprio"最重要的中国摇滚乐队之一" una delle migliori band rock cinesi. Si perché i quattro cavalieri erranti del nord-est (ancora Baidu), convenzionalmente collocati in quella zona geografica ma provenienti da varie zone della Cina, hanno appena spento la ventesima candelina della loro carriera. In questi anni sono stati protagonisti e testimoni di un'evoluzione rapidissima della musica in Cina: dall'epoca delle prime edizioni del Midi Festival, l'avvento dei CD, la nascita di molte livehouse fino al loro declino, alla smaterializzazione del prodotto musicale e il ritorno di fiamma per il rock.
Dopo appena 4 album in studio ufficiali (7 poi realmente) ognuno frutto di una lenta gestazione e di un lavoro di fino su arrangiamenti e missaggio, il miglior modo per festeggiare 'l'importante giro di boa" non poteva essere che un album raccolta con i migliori pezzi della loro carriera rimaneggiati a vari livelli. Il titolo 昔日我曾苍老, che suona un po'come "sono stato vecchio", gioca con il concetto di seconda giovinezza usando il termine 曾 céng. Il carattere in cinese introduce un'azione svolta necessariamente nel passato e non più esistente: sarebbe stato più lecito aspettarsi quindi qualcosa del tipo "Siamo stati giovani" o "Quando eravamo giovani" di bukowskiana memoria. Siamo invece di fronte ad un progetto di rivitalizzazione: un compendio ravvivato e portato al contemporaneo di tutti i momenti salienti dei Sound Frangment: dal folk puro all'hard rock, dal pop rock al funk jazz. Le tante anime della band che per tanti anni ne hanno caratterizzato l'ossatura scorrono lungo venti tracce in un calembour crossover che non annoia mai, nemmeno per un secondo. Se non avete mai ascoltato i Sound Fragment allora 昔日我曾苍老 Sono stato vecchio, un tempo è forse il miglior modo per conoscersi.
La scioltezza con cui questo disco salta da un genere all’altro – cosa che lo rende anche piuttosto rappresentativo della “cinesità” in musica in generale – mi ha lasciato all’inizio perplesso e confuso, anche se intrigato. Mi sono sentito un po’ come il gufo in etichetta della birra che vogliamo consigliarvi oggi: la Vedo Triplo del birrificio Bibibir. Oggi si torna a casa in Abruzzo, perché ci troviamo in provincia di Teramo, a Castellalto – sede, tra l’altro, anche di uno dei più antichi e pittoreschi festival di birra artigianale in Italia. I fratelli Flaviano e Martina lavorano la materia prima con grande passione e talento, e infatti è raro incontrarli senza un sorriso sulle labbra. Fonte d’ispirazione primaria è il Belgio, dove i birrai di Bibibir si recano in numerosi viaggi per studiare le tecniche brassicole da questi maestri d’Europa, oltre che per sbevazzare insieme ai belgi, e da cui hanno tratto una particolarità del birrificio: l’impianto a fiamma diretta.
E infatti è dalla tradizione belga che trae ispirazione la Vedo Triplo, che come suggerito dal nome è una birra in stile Tripel. Ci troviamo davanti a una birra chiara da 8,4°, la più “forte” delle tradizionali ricette dei monasteri trappisti – lo sdoppiamento, anzi triplicamento, della vista, un motivo ce l’avrà! Ma il grado alcolico è ben nascosto dall’equilibrio di questa birra: una buona frizzantezza e una componente amara a bilanciare dolcezza e tenore alcolico faranno sì che essa calerà giù per il vostro gargarozzo senza la minima fatica, provocandovi confusione e disorientamento simili a quelli provati al primo ascolto di 昔日我曾苍老. Pesca gialla, arancia, pepe; una birra intensa e complessa adatta agli amanti delle birre dolci, ai fan delle birre amare e agli appassionati di birre fruttate. Insomma, una birra a cavallo tra tanti generi, per chi non sa decidersi e vuole un po’ di tutto, proprio come gli 声音碎片!
PS: se vi è piaciuta la Vedo Triplo, è caldamente consigliato anche l'assaggio delle sue sorelle Vedo Doppio e Vedo Quadruplo.
Birrificio: http://www.bibibir.it/negozio/
di Stefano Capolongo e Livio di Salvatore
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